Pellet chiaro o scuro?
Spesso nei consumatori si riscontra una convinzione, errata, secondo la quale il pellet chiaro possegga una maggiore qualità rispetto allo scuro. Ma il suo colore o qualsivoglia scala cromatica non ne determinano la qualità, che viene, al contrario stabilita dagli enti preposti tenendo conto di ceneri, umidità, potere calorifico, presenza e quantità di sostanze chimiche, elementi che i produttori di pellet inseriscono sulle buste.
Ad esempio le colorazioni opposte di pellet di castagno (scuro) e di abete (chiaro) sono comunque associate alle stesse caratteristiche qualitative delle due tipologie.
Il colore del pellet, inoltre, può essere influenzato dal processo produttivo. Per produrlo la legna va essiccata e se questa lavorazione viene svolta, ad esempio, con un sistema a tamburo rotante che funziona a temperature alte, si ottiene pellet più scuro rispetto ad una essicazione con macchinari a basse temperature.
Se invece la legna viene decortecciata il pellet sarà più chiaro e di qualità migliore perché la corteccia contiene più ceneri rispetto alla parte nobile della legna.
La massima garanzia per il consumatore resta la certificazione che stabilisce oggettivamente la presenza di polveri e sostanze chimiche, le loro quantità tollerate e la durabilità meccanica.
Fonte:valtellinamobie.it